L'idea di questo collettivo è quella di radunare gli studenti del Campus di via Campi, della facoltà di ingegneria di Modena e delle facoltà mediche - contrari alla serie di tagli indiscriminati posti in essere dalle leggi 133 e 137 - sotto un'unica voce, in prospettiva di creare un collettivo/movimento di protesta come nella facoltà di lettere.

chi scrive

Manuel Aravecchia, Michele Amato, Katia Zoni, Marialuisa Caiazzo, M.Angela Noto, Davide Grandi, Davide Bonfante, Mirko Luppi, Claudio Esposito, Alice Messori, Michele Bottazzi, Andrea Gilioli, Mirco Ravazzini, Barozzi Fabrizio, Francesca Villa, Giulia Dondi, Matteo Tselifis

venerdì 21 novembre 2008

Ora accusano l'onda!

21 Novembre: Adunata Sediziosa! 15 studenti denunciati per i fatti di Piazza Navona. Non abbiamo paura.

Roma: Oggi alla Sapienza si è tenuta la conferenza stampa per parlare e comunicare con tutti in merito alla gravissima vicenda delle denunce, che sono arrivate in queste ore, ai danni di 15 studenti dell'università per i fatti di piazza Navona. L'ipotesi della magistratura - tutta da verificare visto che molte persone denunciate neppure erano presenti nella piazza durante i fatti - è che questi studenti sono passibili di un'accusa per lesioni, rissa e adunata sediziosa. Queste denunce non parlano di quello che è realmente accaduto in piazza Navona. L'unica adunata sediziosa che si è tenuta il 29 ottobre è quella di un gruppo di neofascisti armati di tutto punto e mililtarmente organizzati che entrano in una piazza -in cui si stava tenendo una manifestazione, questa si autorizzata e pacifica, contro l'approvazione del decreto Gelmini - per aggredire indiscriminatamente gli studenti medi e universitari. Anche l'accusa di rissa oltre a non corrispondere ad una verità giuridica, risponde ad una precisa esigenza politica del Governo: quella di equiparare un gruppo sparuto di neofascisti alla potenza del movimento dell'onda. Continueremo a ribadire che quel giorno a piazza Navona non ci sono state due aggressioni simmetriche, non c'è stata una rissa, ma un'unica aggressione di un gruppo ben definito ai danni di tutti gli studenti. In questi giorni continueremo a dire che "noi non abbiamo paura" nè di affermare la qualità antifascista di questo movimento, nè di queste denunce. Noi non abbiamo paura di un Governo, che prova con queste accuse ad intimidirci, criminalizzarci e metterci all'angolo. Noi non abbiamo paura, e per questo continueremo a produrre momenti di conflitto e di protesta con l'intelligenza e la determinazione che ci ha caratterizzato fino ad ora.

Fonte: www.uniriot.org


Il collettivo UNIMOnda si unisce alle già numerose manifestazioni di solidarietà in favore degli studenti colpiti da denuncia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Solidarietà ai colpiti da questa assurda denuncia!

CptBigs ha detto...

Che vergogna per il paese questi finti democratici/reali neofascisti che sostengono la tesi dell'aggressione bilaterale o, addirittura (come disse il Sottosegretario all'Interno Francesco Nitto Palma), dell'aggressione ai poverini del Blocco Studentesco da parte dei collettivi.
Ma nessuno si è chiesto cosa ci faceva un furgone carico di mazze in Piazza Navona? Nessuno ha pensato che è una prova che dimostra la premeditazione dell'aggressione da parte del Blocco? E nessuno si è chiesto come hanno fatto ad oltrepassare una cintura di poliziotti armati di mazze e caschi integrali?